Qualcuno pensa di menare per il naso questa nostra città

Venerdì 15 dicembre, le associazioni cittadine Ciampino Bene Comune, Italia Nostra sede di Ciampino, Officine Civiche, Legambiente “Il riccio”, hanno incontrato il Sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli sulla vicenda dei Casali del Muro dei Francesi in vendita all’asta ed hanno constatato che gli impegni presi in merito nelle scorse settimane, da politici ed amministratori sia del Comune di Ciampino, sia della stessa Regione Lazio, non solo non si stanno concretizzando, ma non sono stati nemmeno avviati, malgrado i tempi strettissimi a cui dovrebbero esser sottoposti.

Impegni presi con dichiarazioni pubbliche, riprese anche da media locali, ma anche con atti formali.

Dichiarazioni così assertive che sono state tradotte in modo quanto mai fuorviante da qualche giornale locale come cosa … già fatta!

Ma è bene riassumere tali impegni:

  • Il Consiglio comunale del 23 novembre (dando seguito al vincolo monumentale posto dalla Soprintendenza sull’intera area del sito del Muro dei Francesi ed in conseguenza della delibera Consiliare del 29 Ottobre 2014 approvata al fine di realizzare un Parco Archeologico nel sito medesimo) ha approvato con voto favorevole del Sindaco, dell’intera maggioranza e della quasi totalità della minoranza una mozione che dà mandato al Sindaco per
  • Verificare se sussistono i criteri per l’ipotesi di acquisto del Comune ovvero:
    1. rispetto dei saldi strutturali di finanza pubblica:
    2. documentata indispensabilità e non dilazionabilità della spesa;
  • Sollecitare la Regione Lazio perché possa valutare l’opportunità di esercitare il diritto di prelazione sui beni oggetto dell’asta, costituendo la futura proprietà pubblica di tali beni condizione essenziale per l’istituzione di un Parco Regionale archeologico auspicato dalla delibera consiliare del 2014
  • Dopo il rifiuto di incontrare il 28 novembre scorso pubblicamente sulla questione le associazioni cittadine, il Presidente Zingaretti ha delegato l’Assessore regionale all’Ambiente a ricevere in una stanza della sede comunale le associazioni nel pomeriggio dello stesso giorno. Nell’incontro l’Assessore ha dichiarato che:
  • Avrebbe sollecitato un incontro (lo stesso Lunedì successivo) con la Soprintendenza (Ente titolato a delegare l’eventuale diritto di prelazione nella vendita dei Casali, beni fortemente tutelati per il forte vincolo apposto); incontro a cui avrebbe chiesto la partecipazione delle associazioni cittadine;
  • Avrebbe verificato la fattibilità economica per la partecipazione diretta al diritto di prelazione.

PER QUANTO RIGUARDA GLI IMPEGNI DELL’ASSESSORE REGIONALE,

malgrado i ripetuti e fiduciosi tentativi di contatto delle associazioni ciampinesi, finora non ci è stato possibile scalfire il muro della segreteria dell’assessore Buschini. Tentativi tesi a capire il significato del silenzio di queste ultime due settimane.

PER QUANTO RIGUARDA GLI IMPEGNI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE,

IL SINDACO ci ha dichiarato che:

  • Non ha avuto alcun contatto con la Soprintendenza perché … il Soprintendente cambierà a giorni;
  • Non ha avuto alcun contatto con la Regione: non abbiamo capito perché al di là del fatto che il Sindaco non ha solo questo da fare;
  • Ha verificato che può accendere il mutuo per l’acquisizione o per attuare il diritto di prelazione ma… ha candidamente ammesso di non esser convinto di fare questo passo: a suo parere sarebbe dubbia la indispensabilità della spesa che invece è vincolante per le leggi di bilancio. Ma ha anche dichiarato che in merito a questo “dubbio” HA INTENZIONE di investire la Corte dei Conti per … un consiglio in merito.

Intanto la struttura burocratica del Comune, rimane paralizzata dal dubbio amletico del Sindaco: di predisporre la delibera richiesta dalla Mozione… neanche a parlarne.

CHE CONCLUSIONE TRARNE DA QUESTO QUADRO SCONCERTANTE?

COME è MAI POSSIBILE CHE UN SINDACO DEVE “CHIEDERE CONSIGLIO” SU COME MUOVERSI ALLA CORTE DEI CONTI E NON AI SUOI DIRIGENTI?

CONSIGLI CHE SE MAI ARRIVERANNO -A FRONTE DI UNA RICHIESTA ANCORA NON FORMULATA- ARRIVERANNO TRA TRE-CINQUE MESI AD ASTA CONCLUSA?

LA RISPOSTA SIGNOR SINDACO SULLA INDEROGABILITÀ della spesa gliela può dare qualsiasi cittadino di questa città che a fronte di standard urbanistici che prevedono 9 mq/ab di verde pubblico se ne ritrova si e no 3 e LEI HA LA IMPERDIBILE POSSIBILITA DI ACQUISIRE AD UN PREZZO IRRISORIO (la base d’asta del 23 febbraio prossimo è meno di 400 mila €) BEN 4 (rarissimi tutti insieme nel comune di 11 kmq che ha il privilegio di amministrare) ETTARI DI VERDE CHE GUARDA CASO HANNO, come optional, ANCHE UN VINCOLO MONUMENTALE PAESAGGISTICO ED ARCHEOLOGICO PER L’INESTIMABILE VALORE STORICO ARCHEOLOGICO ED AMBIENTALE CHE LE è STATO ATTRIBUITO CON UN DECRETO MINISTERIALE.

MA DAVVERO SI PENSA DI PRENDERE IN GIRO COSÌ ASSOCIAZIONI E CITTADINI?

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