Realizziamo insieme il parco del muro dei francesi

ldc-543bdb06c6ec75.76766014Il Movimento Ciampino Bene Comune, assieme al Forum Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio lancia un appello alla città di Ciampino, ai suoi movimenti di base, alle sue forze associative e politiche ed a tutti coloro che si ritrovano nell’idea di fare dell’intera area del Muro dei Francesi un grande parco pubblico.

È stata una vittoria, nell’ottobre 2015, l’apposizione del vincolo da parte della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio che ha ampliato sull’intera Tenuta le tutele già parzialmente presenti dal 1935. L’area, di circa 20 ettari, è stata dichiarata inedificabile, perché di “interesse culturale particolarmente importante” mettendola così al riparo dagli interessi speculativi in atto.
Una vittoria di tutta la città di Ciampino e Ciampino Bene Comune ha l’orgoglio di aver fatto la sua parte per il conseguimento di questo risultato: ma questo non basta.
Non basta a tutelare pienamente i beni, lasciati da decenni in completo abbandono e degrado. Tantomeno basta per garantire la fruizione di questo bene prezioso.
È indispensabile ora un’azione popolare, che per essere tale deve vedere attiva tutta la città, i suoi movimenti, le sue forze associative e politiche.

È questo un appello per un’azione popolare che riconduca al bene comune i beni di una parte importante della Tenuta del Muro dei Francesi, che comprende i Casali, il Portale e la chiesuola, abbandonati dai proprietari. Come noto per colpevole incuria è crollato nell’aprile 2011 il Portale secentesco, nel luglio 2014 è crollato il tetto della chiesuola ed oggi gli stessi Casali presentano gravissime lesioni alle murature e squarci nelle coperture. Un’area di circa 3,4 ettari rischia così di perdere, per l’incuria della proprietà, proprio quegli elementi che la caratterizzano da oltre quattro secoli e che finalmente sono stati pienamente riconosciuti patrimonio dell’intera collettività. Con un’azione popolare che si avvalga di quanto disposto dall’art. 42 della Costituzione, che tutela la proprietà privata ma nei limiti della sua funzione sociale, chiederemo che tali beni, per averne i loro proprietari violato la funzione sociale, abbandonandoli, vengano formalmente iscritti al patrimonio comunale di Ciampino. Un percorso per il quale ha garantito il patrocinio il prof. Paolo Maddalena, vice presidente emerito della Corte Costituzionale.
Al fine di avviare tale azione Ciampino Bene Comune ha già incontrato il Sindaco di Ciampino e inizierà un ciclo di incontri con i cittadini, le associazioni, i comitati di quartiere per chiedere di raggiungere insieme questo obiettivo.

Il documento “E ora, il Parco del Muro dei Francesi” che alleghiamo, specifica nel dettaglio l’azione che intendiamo proporre e portare avanti.

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Volantone Informativo di Ciampino Bene Comune – Luglio 2015

Per festeggiare l’apposizione del vincolo sull’area del Muro dei Francesi abbiamo raccolto alcuni recenti articoli sulle varie vicende urbanistiche del nostro comune e impaginato questo volantone.

Ne troverete diverse copie cartacee distribuite un po’ ovunque per i bar, le edicole e i negozi di Ciampino. Se non riuscite a trovarlo potete comunque richiedercelo scrivendoci una mail.

Se vi accontentate di una sfogliata elettronica potete gustarvela qui sotto.

Buona lettura

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Il Ministero per i Beni Culturali estende il vincolo su tutta la Tenuta del Muro dei Francesi a Ciampino!

VincoloMuroDeiFrancesi-7La Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Lazio, come suggerito dalla sentenza del TAR, ha riformulato il vincolo di tutela sulla Tenuta del Muro dei Francesi, dichiarando l’intero sito di “interesse culturale particolarmente importante”. Come noto la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale dello scorso gennaio – inopportunamente colta come favorevole dai cementificatori ricorrenti – obbligava gli Uffici del Ministero a motivare in modo più preciso e puntuale la decisione di apporre il vincolo indiretto su gran parte dell’area della Tenuta, scriteriatamente scelta dal Comune di Ciampino per il piano edilizio ex lege 167.
Leggiamo dal nuovo avvio del procedimento di tutela che “al fine di ottemperare a quanto richiesto dal TAR, nel corso della indispensabile rivisitazione dell’intero impianto del provvedimento impugnato, sono emersi ulteriori elementi di interesse[…]che hanno [determinato] l’esigenza di assicurare una diversa e maggiore tutela dell’area stessa”. È stato emesso così con un nuovo provvedimento di tutela diretta sull’intera area: dalla via dei Laghi a via del Sassone, sino a via Superga e via dell’Ospedaletto, comprendendo gli uliveti storici ed il Casale dei Monaci, per un totale di oltre 20 ettari.

Si tratta di una decisione importante – da anni perseguita da Ciampino Bene Comune –rispettosa dell’unitarietà del sito “inscindibile unicum rappresentato da tutta l’area”.
Questa decisione, in linea con l’inserimento del sito nel 2014 World Monuments Fund ribadisce, ben oltre i limiti e le ottusità comunali, l’importanza internazionale di quest’area e le grandi potenzialità di sviluppo, offerte da nuove economie non più basate sul mattone.
Speriamo che tutto ciò possa permettere di realizzare in futuro – se si sapranno cogliere a livello locale le opportunità – un grande parco pubblico, concretizzando i progetti e i sogni che i cittadini e centinaia di studenti delle scuole di Ciampino hanno immaginato in questi ultimi 15 anni.

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LE STATUE DI MESSALLA E DI OVIDIO RIDOTTE A RAGAZZE PON-PON DELL’ENAC, DI RYANAIR E DELL’AMMINISTRAZIONE DI CIAMPINO

niobideÈ solo una foto. È solo la foto di una delle statue della villa di Messalla. Ma la sua potenza emoziona.

Moltiplicatela per sette. Immaginatevi le sette statue intorno alla grande natatio con il fondo spigato ed i mosaici policromi emersa tre anni fa al Muro dei Francesi. Ed ascoltate in contemporanea una voce che legge il racconto che ne fa Ovidio nelle sue Metamorfosi: avrete solo una vaga idea per cosa lottano da tre anni le associazioni di base di Ciampino.
Non basta. Perché dopo Messalla ed Ovidio a Muro dei Francesi la storia si è incaponita a tornarci e tornarci ancora. Molto probabilmente per la battaglia che ha deciso per sempre la sede del Papato a Roma (nel bene e nel male…), certamente con quei Casali del Seicento, casini di caccia dei Colonna, che stiamo lasciando crollare, con quel Portale monumentale che abbiamo fatto crollare.

Associare tutto questo ad un AEROPORTO FUORILEGGE è lo specchio del pensiero del nostro Sindaco Terzulli e di tutti coloro che gaiamente lo sostengono e si coprono dietro di lui.

Questa Amministrazione si sta battendo per ridurre a orpello di cortili condominiali privati i beni culturali messi in luce (a Muro dei Francesi, così come a Colle Olivo) ricorrendo contro il vincolo della Soprintendenza, a braccetto con costruttori e proprietari MA STA SUPERANDO SE STESSA CON LA PROPOSTA DI QUESTI GIORNI, letta sul Messaggero di lunedì 22 scorso:

Una Mostra (in un luogo imprecisato) in occasione del Centenario dell’aeroporto di Ciampino delle Sette Statue Che Raccontano Il Mito Di Niobe, Emerse A Muro Dei Francesi.

UNA SACRILEGA MERCIFICAZIONE DEL BELLO CHE DENUNCIAMO COME INACCETTABILE

UNA AMMINISTRAZIONE CHE NON È IN SINTONIA CON LE SOFFERENZE DI UNA CITTÀ VESSATA DALLA PROTERVIA DI CHI GESTISCE E FA PROFITTO DI UN AEROPORTO VETUSTO CHE VIOLA LEGGI DI QUESTO NOSTRO STATO

Ciampino non ha nulla da festeggiare per i cento anni di questo aeroporto che ci avvelena l’aria

Un aeroporto che gestori senza scrupoli e controllori ciechi stanno sfruttando a dismisura senza aver prodotto le documentazioni che la legge impone come la Valutazione d’Impatto Ambientale e la Valutazione Ambientale Strategica, violando deliberatamente e con continuità i limiti acustici, riversando le scorie di questo profitto sulle popolazioni di Ciampino, Marino e Roma

Per queste violazioni di legge della gestione aeroportuale

i cittadini, dopo aver chiesto per anni invano l’intervento a ogni i livello di amministratori pubblici, ritengono ormai che solo una specifica denuncia presso la Procura competente possa tutelare la loro salute e riportare la legalità su questo territorio.

Saremo contenti di vedere queste meraviglie dell’arte classica in una mostra che spieghi ed illustri alla città ed al mondo intero la loro storia, non certo nell’ambito di una maldestra operazione di marketing promozionale, mirata a ricollocare l’immagine di un aeroporto decrepito e fuorilegge.

Siamo pronti a preparare il ritorno delle statue nel luogo dove la storia le ha collocate

È PER QUESTO CHE CI SENTIAMO IN PIENA SINTONIA CON QUANTO DICHIARATO DAL MINISTRO

“…lasciare le opere nei comuni di origine

ed ancor più con la esplicita dichiarazione della nuova Soprintendente Archeologica RUSSO:

“…è auspicabile che le statue rimangano nel luogo dove sono state rinvenute, nell’ottica di una SUA valorizzazione“.

Quel “LUOGO” è quello inserito nel 2014 dal WMF nei 67 siti mondiali da salvare per le future generazioni:

il sito di Muro dei Francesi che deve diventare un parco archeologico aperto alla città ed a tutti, non un condominio di case private.

Il Movimento Ciampino Bene Comune, con la sua azione in questi tre anni ha cercato e sta cercando di salvaguardare una ricchezza storica della città, fino a pochi anni fa impensabile: ricchezza che potrebbe dare respiro ad un territorio urbanizzato senza alcun rispetto di chi ci vive, ricchezza che presenta tutte le condizioni, se ben gestite, per avviare un’economia della cultura e della bellezza. Un’economia che potrebbe ruotare intorno alla realizzazione, fruizione, racconto di un Percorso per il Bello, dall’Appia Antica al Muro dei Francesi ai resti della villa di Messalla, ai Casali secenteschi, per poi passare per la cisterna romana del sottopasso di Acquacetosa fino ai resti delle Terme della Villa romana di Colle Olivo e scendere nella zona delle Mole e Torri medievali e di un possibile Parco delle Acque, per entrare nella Valle Marciana e collegarsi con il Parco dei Castelli Romani.

Percorso per il Bello che al tempo stesso potrebbe esser il primo rammendo di questa periferia lacerata che tornerebbe ad avere un ruolo produttivo.

Ciampino Bene Comune

Salviamo il paesaggio

Città in Comune

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Ottenuto dal Presidente Zingaretti l’impegno ad un incontro ufficiale rispetto al problema dell’inquinamento dell’aeroporto di Ciampino

Questo pomeriggio i cittadini di Ciampino, Roma e Marino hanno potuto parlare a Ciampino con il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in occasione dell’iniziativa pubblica “Ambiente, Mobilità, Sviluppo, Scuola, Sanità. La Regione Lazio vicina ai cittadini” ed hanno ottenuto l’impegno per un incontro formale e in tempi brevi per discutere delle soluzioni rispetto all’inquinamento ambientale e all’emergenza sanitaria prodotti dal traffico aereo dell’aeroporto di Ciampino.  Zingaretti ha affermato che, dopo la bocciatura da parte dei tre comuni  del piano di riduzione del traffico aereo presentato da Adr nel novembre 2013, la Regione ha ottenuto che, entro il prossimo mese di Giugno, Aeroporti di Roma presenti un nuovo piano con le modifiche necessarie. Il Presidente ha inoltre rassicurato i cittadini che il traffico aereo a Ciampino non aumenterà in seguito dell’Expo 2015 e del Giubileo del 2016 (30 milioni di turisti in più previsti per Roma). I comitati si augurano che l’incontro avvenga il prima possibile e che sia finalmente risolto il problema dell’inquinamento fuorilegge prodotto dall’aeroporto di Ciampino che mette a rischio la salute di migliaia di cittadini di Ciampino, Marino, e del VII Municipio di Roma.

Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino
Cinecittà Bene Comune
Ciampino Bene Comune
Legambiente Circolo Appia Sud “il Riccio”
Città in Comune

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Un parco pubblico al Muro dei Francesi, incontro con Paolo Berdini e Paolo Maddalena

locandina_maddalenaCiampino Bene Comune e Università della terza età – Ciampino
organizzano un incontro per discutere sul tema:

Un Parco pubblico al Muro dei Francesi a Ciampino
Idee e proposte per l’uso dei Beni Comuni

Martedì 28 Aprile 2015 – ore 17,30
presso l’Auditorium della Parrocchia San Giovanni Battista di Ciampino
Via Mura dei Francesi 124, Ciampino.

Parteciperanno:
Paolo Berdini – urbanista, Università di Roma Tor Vergata
autore del libro “Le città fallite. I grandi comuni italiani e la
crisi del welfare urbano”
e
Paolo Maddalena – giurista, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, autore del libro “Il territorio bene comune degli italiani. Proprietà collettiva, proprietà privata e interesse pubblico”

Scarica locandina e volantino cliccando qui

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LETTERA APERTA DEL MOVIMENTO CIAMPINO BENE COMUNE

AI CITTADINI DI CIAMPINO

AL SINDACO,

AGLI ASSESSORI,

AI CONSIGLIERI DELLA NOSTRA CITTÀ

LA DISTRUZIONE DEL PAESAGGIO E DEL PATRIMONIO CULTURALE

E LE ESIGENZE ABITATIVE NEL COMUNE DI CIAMPINO

L’Amministrazione comunale ha scelto di localizzare le zone 167 nelle aree più pregiate dal punto di vista paesaggistico storico e archeologico del nostro territorio.

  • Nonostante le indagini archeologiche abbiano confermato quello che era già stato segnalato dalla soprintendenza nel 2002 e dalla carta archeologica allegata al piano regolatore approvato nel 2006,
  • Nonostante l’eccezionalità delle scoperte archeologiche in tutti e tre i siti, Morosina, Colle Olivo, Muro dei Francesi, siano tali da rendere possibile una incredibile rete di aree archeologiche, inserite in un contesto paesaggistico ancora preservato dall’espansione confusa della città e collegate ad altre emergenze che abbiamo la fortuna di avere sul nostro territorio, basti pensare al Parco dell’Appia Antica
  • Nonostante questi elementi possano essere motivo di orgoglio e spunto concreto per immaginare una economia diversa per Ciampino, basata sul bisogno di bellezza e di cultura e non sull’economia effimera del mattone e del consumo di suolo

I NOSTRI AMMINISTRATORI SACRIFICANO TUTTO QUESTO IN MODO IRREPARABILE PER INTERVENTI EDILIZI DESTINATI A COOPERATIVE CHE PROBABILMENTE NON HANNO PIU’ L’INTERESSE E LA CAPACITA’ ECONOMICA PER COSTRUIRE.

Se non fosse così, come mai le cooperative offrono quote sociali in vendita su Porta Portese?

In un recente consiglio comunale è stato modificato il Bando, rateizzando gli oneri da versare da parte delle cooperative in tempi molto più lunghi di quelli previsti in origine.

  • È lecito cambiare le condizioni dopo aver assegnato le aree?
  • Per quale motivo le cooperative non riescono ad onorare le scadenze previste?
  • Forse l’urgenza di costruire non è più così pressante e i soci non sono disposti a versare somme per opere che non sapranno se e quando potranno realizzarsi? Oppure i soci possono trovare sul mercato libero abitazioni a prezzi anche più convenienti della case in cooperativa?

CHIEDIAMO QUINDI LA VERIFICA al 31-1-2015 DEI REQUISITI DELLE COOPERATIVE E DI RENDERE PUBBLICI I RISULTATI SU QUESTI PUNTI SPECIFICI:

  1. Verifica della regolarità dei versamenti, del primo acconto e del saldo eventualmente richiesto dall’amministrazione per l’acquisizione dei lotti delle zone 167; chiediamo inoltre che vengano resi noti i nominativi delle cooperative che si sono ritirate dall’intervento e che hanno chiesto la restituzione degli acconti; chiediamo se è stato attuato lo scorrimento della graduatoria e se altre cooperative hanno accettato l’assegnazione con il versamento degli acconti.
  2. Verifica del numero dei soci ancora aderenti alle cooperative assegnatarie di aree, secondo quanto prescritto dal bando; sappiamo che numerosi soci hanno risolto le loro esigenze abitative in altro modo, favoriti dal deprezzamento delle abitazioni sul mercato libero.
  3. Verifica delle dichiarazioni allegate alla domanda di assegnazione aree, in particolare dell’atto notorio nel quale i soci devono dichiarare, ai sensi dell’art. 12 comma g) del Regolamento: “…di non essere titolare del diritto di proprietà, usufrutto uso o diritto di abitazione di uno o più alloggi adeguato alle esigenze del nucleo famigliare nel comune di Ciampino o nei comuni confinanti”. Più avanti nel bando si definisce alloggio adeguato al nucleo familiare l’alloggio con superficie netta maggiore di 45 mq e con almeno 14 metri quadri per ogni componente il nucleo familiare. Sono stati controllati questi atti notori?
  4. Verifica della fattibilità degli interventi previsti, soprattutto a Colle Olivo dove si prevede di realizzare un depuratore privato. Dove sarà localizzato? Sono stati ottenuti i permessi? Chi lo pagherà? L’amministrazione ha approvato le opere di urbanizzazione con una delibera priva (ancora una volta!) dei pareri fondamentali per procedere, a noi sembra una ulteriore presa in giro per chi, iscritto in buona fede alle cooperative, si trova in balia di decisioni avventate od opportuniste

Chiediamo inoltre ai nostri amministratori di prendere atto che l’ipotesi di crescita demografica, alla base delle scelte del Piano Regolatore, ormai prossimo alla scadenza, sono state completamente disattese.

Leggiamo infatti nella Relazione del Piano Regolatore Generale che erano previsti

40.945 abitanti al 31.12.2008.

Secondo i dati dell’anagrafe sono residenti a Ciampino

38.417 abitanti al 31.12.2014 e questo non è certo dovuto alla mancanza di abitazioni!

La crescita prevista non si è concretizzata, ma nel contempo abbiamo sul nostro territorio numerosi alloggi sfitti e alloggi nuovi in vendita.

Chiediamo ai nostri amministratoti di utilizzare gli strumenti di cui è dotata la nostra città.

Infatti leggiamo ancora nella relazione di PRG che “Il dato così stimato POTRA’ essere meglio controllato dall’Amministrazione Comunale in fase di programmazione del PRG attraverso i PPA (programmi pluriennali di attuazione) con verifiche biennali in funzione della domanda ed operando, se necessario, correzioni della pianificazione delle aree”.

A QUANDO QUESTA VERIFICA CHE POVEVA ESSER RIPETUTA OGNI DUE ANNI?

Chiediamo infine di chiarire quanti sono gli abitanti che dovrebbero essere insediati nelle nuove zone 167.

Dalle relazioni dei Piani di Zona, sembrano insediati almeno 1.676 (oltre altri per la compensazione) mentre dalla relazione di PRG, nelle zone 167, dovrebbero essere previsti 1.338 abitanti.

CHIEDIAMO LA VERIFICA DELLE CUBATURE E DEGLI ABITANTI PREVISTI, SIA PER LE COOPERATIVE CHE PER LA COMPENSAZIONE, RISPETTO A QUANTO PREVISTO DAL PIANO REGOLATORE.

 

NO A NUOVE COLATE DI CEMENTO

SÌ AD UN PARCO PUBBLICO

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Basta cemento, difendiamo il parco pubblico a Muro dei francesi

L’8 gennaio scorso il Tar del Lazio ha pubblicato la sentenza relativa al ricorso di tre cooperative edilizie contro il vincolo di tutela posto sull’area Muro dei Francesi.

I giudici, accogliendo parzialmente il ricorso delle cooperative, hanno rimandato alla Soprintendenza Paesaggistica la responsabilità di ridefinire ancor meglio il vincolo. Quindi la Soprintendenza tornerà a motivare più adeguatamente la sua scelta di protezione dell’area che ‐ vogliamo continuare a ricordareè definita di grande pregio archeologico e paesaggistico.

Ciampino Bene Comune rivendica la necessità di riconoscere il valore di bene culturale di quei luoghi, prevedendone uno sviluppo basato su conoscenza, cultura e pubblica utilità, non legato all’edilizia. Se World Monuments Fund lo designa per il 2014 tra i 67 siti al mondo da salvare c’è una ragione profonda che oltrepassa i nostri piccoli confini comunali!

La sentenza del TAR e i ricorsi ancora pendenti sembrano far allungare i tempi e solo una coraggiosa e necessaria soluzione politica potrà permettere ai cittadini di Ciampino di usufruire di un Bene Comune, di un parco interamente pubblico e libero dal cemento.

INVITIAMO DUNQUE TUTTI I CITTADINI A CHIEDERE CON FORZA LA RINUNCIA AD OGNI INTERVENTO EDILIZIO NELL’AREA SOSTENENDO INSIEME A NOI I SEGUENTI PUNTI:

  1. Conferma ed ampliamento su tutta l’area di Muro dei Francesi di vincoli che impediscano qualsiasi intervento edilizio.
  2. Elaborazione di un progetto che proponga un parco pubblico per l’area che comprenda i casali del ‘600, l’uliveto secolare, la natatio e i resti della villa di Messalla.
  3. Verifica delle condizioni per la realizzazione di una zona ex lege 167 a Ciampino, dove la crescita della popolazione non è stata affatto quella ipotizzata dal Piano Regolatore Generale.
  4. Verifica delle condizioni e degli accordi per la cessione delle aree del piano di zona, stipulati ben prima delle prescritte indagini archeologiche!
  5. Censimento delle costruzioni e della dotazione di servizi sul territorio, con particolare attenzione a quanto resta di invenduto o di non utilizzato, per riportare gli interventi edificatori dentro reali e misurabili necessità del bisogno di casa.
  6. Riesame dello stato delle cooperative edilizie richiedenti gli interventi di edilizia convenzionata in aree di proprietà comunale, legge 167. È indispensabile verificare lo stato delle quote, quanti soci sono ancora presenti e quanti residenti nel nostro territorio. Riteniamo quanto meno sorprendente che le cooperative che hanno fatto ricorso al Tar pongano in vendita su Porta Portese le proprie quote sociali.

Il valore storico e monumentale del sito Muro dei Francesi deve essere salvaguardato per restare patrimonio della collettività e non deve essere strumento per l’arricchimento di pochi. Noi immaginiamo per quell’area e per la nostra città una economia basata sul bisogno di bellezza e di cultura, diversa da quella effimera che genera il mattone.

Scarica il volantino in PDF!

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Il Tar NON ha dato via libera alla costruzione di case nel sito archeologico del Muro dei Francesi

La sentenza del TAR dell’8 gennaio scorso, in merito al ricorso delle cooperative edilizie, non è certamente un VIA LIBERA ALLE COSTRUZIONI DI CASE IN 167 NEL SITO DI Ciampino Muro dei Francesi, come si titolava sul sito on line del CAFFÉ .
La sentenza dà atto che la Soprintendenza non ha risposto esaurientemente alle osservazioni delle cooperative ricorrenti; conseguentemente la medesima deve far ripartire il procedimento chiarendo ulteriormente le motivazioni del vincolo imposto.
Infatti il TAR, pur annullando parzialmente il vincolo per i motivi sopra citati, rimanda alla Soprintendenza la responsabilità di rideterminarne la consistenza.
Questa sentenza in realtà non semplifica la vicenda né dal punto di vista dei ricorrenti né delle associazioni che sostengono la necessità di tutela dell’area e che non intendono certo fermarsi per un cavillo burocratico.
Inoltre sono ancora pendenti al TAR altri tre ricorsi tra cui quello del Comune di Ciampino contro il quale si sono costituite ad adiuvandum della Soprintendenza Italia Nostra e Lega Ambiente, sostenute dalle associazioni cittadine riunite nel movimento CIAMPINO BENE COMUNE.

I tempi sembrano quindi allungarsi e solo una coraggiosa soluzione politica che delocalizzi gli interventi edilizi potrà far realizzare le case in cooperativa in tempi accettabili, ammesso che effettivamente sia ancora così urgente e pressante l’esigenza abitativa. Infatti lo stesso nove gennaio una delle cooperative pubblicava su Porta Portese on line l’annuncio per “completamento base sociale cooperativa edilizia offre ad interessati prima casa ultime 8 DISPONIBILITÀ di appartamenti in Pdz Mura dei Francesi prospicienti via dei laghi”.

A dimostrazione che più della necessità di case per i cittadini c’è solo la “necessità” di costruire case.

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Trasmissione di Radio Uno sul sito archeologico del Muro dei Francesi

A partire dal minuto 36,50 un breve ma ottimo servizio sui ritrovamenti archeologici al Muro dei Francesi

È anche possibile scaricare l’audio del solo servizio su Ciampino a questo link

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