Il Tar NON ha dato via libera alla costruzione di case nel sito archeologico del Muro dei Francesi

La sentenza del TAR dell’8 gennaio scorso, in merito al ricorso delle cooperative edilizie, non è certamente un VIA LIBERA ALLE COSTRUZIONI DI CASE IN 167 NEL SITO DI Ciampino Muro dei Francesi, come si titolava sul sito on line del CAFFÉ .
La sentenza dà atto che la Soprintendenza non ha risposto esaurientemente alle osservazioni delle cooperative ricorrenti; conseguentemente la medesima deve far ripartire il procedimento chiarendo ulteriormente le motivazioni del vincolo imposto.
Infatti il TAR, pur annullando parzialmente il vincolo per i motivi sopra citati, rimanda alla Soprintendenza la responsabilità di rideterminarne la consistenza.
Questa sentenza in realtà non semplifica la vicenda né dal punto di vista dei ricorrenti né delle associazioni che sostengono la necessità di tutela dell’area e che non intendono certo fermarsi per un cavillo burocratico.
Inoltre sono ancora pendenti al TAR altri tre ricorsi tra cui quello del Comune di Ciampino contro il quale si sono costituite ad adiuvandum della Soprintendenza Italia Nostra e Lega Ambiente, sostenute dalle associazioni cittadine riunite nel movimento CIAMPINO BENE COMUNE.

I tempi sembrano quindi allungarsi e solo una coraggiosa soluzione politica che delocalizzi gli interventi edilizi potrà far realizzare le case in cooperativa in tempi accettabili, ammesso che effettivamente sia ancora così urgente e pressante l’esigenza abitativa. Infatti lo stesso nove gennaio una delle cooperative pubblicava su Porta Portese on line l’annuncio per “completamento base sociale cooperativa edilizia offre ad interessati prima casa ultime 8 DISPONIBILITÀ di appartamenti in Pdz Mura dei Francesi prospicienti via dei laghi”.

A dimostrazione che più della necessità di case per i cittadini c’è solo la “necessità” di costruire case.

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